Nella serie di articoli dedicata alle soluzioni RCS per la radio nello scenario del DAB+, e più in generale della multipiattaforma, dopo aver esplorato il quadro generale e gli aspetti della tecnologia, entriamo nella prospettiva degli editori e lo facciamo ritrovando Radio Bruno, storico utilizzatore di GSelector, e nello specifico il suo Editore Gianni Prandi.
Prandi è presidente di Radio Bruno e amministratore di Multiradio, che si occupa della raccolta pubblicitaria di altre emittenti locali come Radio Reggio, Modena 90 Solo Musica Italiana, Radio Gamma, Lattemiele Emilia Romagna, Radio Cuore Toscana, Radio Nettuno – Bologna Uno e Radio Stella. Inoltre fa parte della Giunta esecutiva e del Consiglio nazionale dell’associazione di categoria Aeranti–Corallo, e del comitato tecnico di TER – Tavolo Editori Radio.
Radio Bruno è la più ascoltata in Emilia Romagna e copre in FM anche Toscana, Lombardia, Piemonte, Veneto e parte delle Marche e della Liguria, collocandosi fra le maggiori radio d’Italia dopo quelle nazionali.
Radio Bruno ha fatto della localizzazione dei contenuti una delle sue caratteristiche vincenti, grazie allo splittaggio non solo dei messaggi pubblicitari, ma anche dei notiziari e delle radiocronache sportive: attualmente ha corrispondenti dislocati sul territorio che producono giornali radio areali e servizi sportivi, con un caso esemplare in Toscana, dove esiste una trasmissione denominata Pentasport che trasmette per 6 ore al giorno programmi dedicati alla Fiorentina e ospita in apposite fasce orarie le radiocronache e i contenuti sportivi locali.
Un percorso sui canali oltre l’FM che è iniziato da lontano: perché Radio Bruno TV, perché le webradio di Radio Bruno?
La televisione è perché a nostro parere il contenuto radiofonico si deve trovare in tutte le piattaforme. La radiolina tradizionale o le radiosveglie o gli impianti hi-fi che hanno caratterizzato i primi 40 anni delle radio private, si trovano sempre meno nelle case, mentre la televisione l’hanno tutti e molta gente “ascolta” in casa… più che guardare… la radio con l’apparecchio televisivo. Le web radio sono invece un tentativo di offrire i cosiddetti “prodotti verticali” al nostro pubblico che magari durante la giornata vuole differenziare l’ascolto musicale con generi e formati diversi.
Cosa cambia per Radio Bruno nel nuovo scenario (DAB+, TV, web/IP…)?
Diciamo che lo scenario è già cambiato, obbligando appunto ad essere presenti su tutte le piattaforme e con l’avvento del DAB+ a regime per tutti ci sarà nelle autoradio una proliferazione enorme di canali, programmi e offerte, che aumenteranno ulteriormente con la radio connessa. Quello che accadrà è difficile prevederlo… Occorre però ricordare che la popolazione italiana è sempre di 60 milioni, anzi leggo spesso che è in costante diminuzione.
Allargando lo sguardo alle radio locali e alle opportunità offerte da multipiattaforma, radio on demand e Internet in generale: cos’è importante fare sin da oggi?
In parte ho già risposto: credo sia importante cercare di essere presenti su tutte le piattaforme e, volendo e riuscendo, diversificare l’offerta.
Radio Bruno utilizza storicamente GSelector, mentre Zetta manda in onda le webradio ora anche in DAB+, in quanto emittente già oggi multi canale…
Siamo stati credo una delle prime emittenti regionali ad utilizzare Selector e da qualche anno utilizziamo Zetta per le radio tematiche. I tecnici che ci hanno lavorato e ci lavorano si sono sempre trovati molto bene. Non è una funzione che mi compete, quindi non posso addentrarmi a livello di giudizio delle singole funzioni, preferisco lasciare questa parte agli esperti, ma sono prodotti che l’azienda utilizza e apprezza.
Leggi tutti gli articoli sulle soluzioni RCS per il DAB+
- Le opportunità del DAB+, pt. 1 – La soluzione RCS
- Le opportunità del DAB+, pt. 2 – GSelector
- Le opportunità del DAB+, pt. 3 – Zetta e Zetta Splits
- Le opportunità del DAB+, pt. 4 – La prospettiva di un Editore, Gianni Prandi
- Le opportunità del DAB+, pt. 5 – LifeGate passa al DAB+