Nella prospettiva del DAB+ si sono aperte nuove opportunità per la radio, ma anche nuove necessità.
Nel precedente articolo di questa serie abbiamo già citato il caso di alcuni editori che hanno portato sul DAB+ dei canali radiofonici aggiuntivi rispetto a quello in FM, come le web radio tematiche prima disponibili solo nel sito web e nell’app dell’emittente stessa. Per la creazione di bouquet multi canale GSelector è la soluzione più adatta e Zetta (o Zetta Splits) si presta per l’emissione, rispecchiando la medesima progettazione modulare multi canale.
Ma il DAB+ impatta anche sul canale principale (e spesso unico) delle emittenti FM. La dimensione minima regionale delle reti DAB+ (o in alcuni casi sub-regionale) per gli editori locali rappresenta una novità che interessa gli aspetti editoriali e commerciali: le radio che servono in FM solo una o alcune province di una regione e quelle che si trovano sul confine tra due regioni, con il DAB+ acquisiscono una diffusione allargata che spesso comprende nuove aree metropolitane rilevanti. Allo stesso tempo, le radio estese a più province che in FM differenziano i contenuti pubblicitari o informativi in modo mirato città per città o comunque su aree limitate, con il DAB+ devono giocoforza trasmettere in contemporanea su territori più ampi. È una situazione simile a quella con cui si sono già confrontate le emittenti che trasmettono in Visual Radio sulla TV digitale terrestre.
In sostanza ciascun editore ha costruito, o costruirà, una sua strategia che possa posizionare la sua radio nel nuovo scenario DAB+, anche includendo la varietà di opzioni offerte da un’altra tecnologia, quella del Digital Audio live e on demand, che offre la possibilità di profilare il pubblico, i contenuti e le campagne pubblicitarie indirizzandoli in modo molto preciso e utilizzando anche la possibilità di geolocalizzazione.
Sempre sul DAB+ alcune emittenti hanno sfruttato l’opportunità offerta dalla normativa di differenziare fino al 50% delle ore di trasmissione quotidiana rispetto a quanto trasmesso in FM. Tornando agli esempi fatti sopra, una radio storicamente radicata in una determinata area geografica, potrebbe scegliere di trasmettere in DAB+, nelle ore diurne, un palinsesto totalmente o parzialmente differente da quello trasmesso in FM, senza snaturare la sua connotazione originale nei confronti degli ascoltatori storici che la seguono in FM, ma servendo la popolazione dell’area allargata con dei contenuti più adatti.
Che si tratti di aggiungere nuovi canali radiofonici oppure differenziare l’emissione principale su uno o più split, non solo per gli spot pubblicitari e i notiziari, ma anche dai singoli jingle ad interi programmi, GSelector, Zetta e Zetta Splits sono la soluzione pronta, già progettata proprio per queste necessità.
Molte soluzioni grazie agli Zetta Splits
Il caso di un programma come il morning show, o anche una programmazione estesa alla 24 ore, dove si volessero differenziare alcuni segmenti di contenuto, è stato presentato dai colleghi di RCS Worldwide in questo video.
Il video descrive alcuni dei vantaggi degli Zetta Splits e come personalizzare i flussi di lavoro.
La funzione Splits permette a una stazione Zetta principale (Zetta Splits Master) di trasmettere il programma principale e quando la Splits Master attiva un elemento da differenziare a seconda dei canali o aree, le Splits Clients (follower) riprodurranno i propri contenuti locali, ad esempio un palinsesto pubblicitario specifico ma non solo, tornando alla programmazione Splits Master al termine.
Nel video viene fatto l’esempio del morning show trasmesso da una syndication con decine di stazioni radio locali collegate, ma il principio è lo stesso di quello usato per gli split di una singola radio su frequenze FM e canali DAB+.
Ricordiamo che la combinazione di Zetta Splits con GSelector permette anche di impostare regole specifiche per programmare la musica di riempimento degli split in base a diversi dettagli, utilizzando intere canzoni come filler quando la durata da riempire lo richieda, seguendo tutte le regole di programmazione musicale dell’emittente e in più scegliendole in base alla durata. Si può poi colmare il tempo rimanente con altri tipi di contenuto (es. promo o refrain di canzoni, anch’essi selezionati in base alla durata e altre regole), infine compensare i minimi errori di timing rimanenti grazie al time stretching applicato automaticamente a più elementi che compongono il palinsesto dello split. Ne consegue che l’ascoltatore non percepisce differenze qualitative nella scelta musicale, negli accostamenti, non percepisce soluzione di continuità, tanto meno si accorge che sta seguendo una parte di programma differenziata.
All’interno di un palinsesto si può arrivare a differenziare su più canali i singoli jingle. La soluzione migliore, comunque, è contattare il team italiano di RCS Sound Software, che ascolterà le specifiche esigenze di ciascun editore e potrà suggerire la configurazione di Zetta più adatta.
Un’offerta modulare, proporzionata alle dimensioni dell’emittente e alle funzioni utilizzate
Il listino prezzi di Zetta è modulare e proporzionato alla dimensione dell’emittente che usa il software.
La Zetta Splits Client ha un costo che è una frazione di quello di una Zetta Splits Masters. Tutti i listini di RCS sono modulari, con prezzi proporzionati alla dimensione dell’emittente che usa il software. Inoltre, per le emittenti che utilizzano il software RCS per la loro espansione in DAB+ è previsto un piano di costi incrementale, che arriva al prezzo pieno in un lasso di tempo di alcuni anni, in parallelo alla maturazione del sistema DAB+ e alla crescita dei ricavi grazie a questi nuovi canali.
Leggi tutti gli articoli sulle soluzioni RCS per il DAB+
- Le opportunità del DAB+, pt. 1 – La soluzione RCS
- Le opportunità del DAB+, pt. 2 – GSelector
- Le opportunità del DAB+, pt. 3 – Zetta e Zetta Splits
- Le opportunità del DAB+, pt. 4 – La prospettiva di un Editore, Gianni Prandi
- Le opportunità del DAB+, pt. 5 – LifeGate passa al DAB+