Bill Webber, direttore dello sviluppo software di scheduling in RCS, è uno dei massimi esperti di programmazione musicale ed è il “papà” di Selector e GSelector. Da decenni realizza prodotti che recepiscono e soddisfano le necessità di migliaia di stazioni radio di ogni dimensione e tipo, comprese le migliori al mondo. Si trova quindi in un punto di osservazione privilegiato e i suoi consigli sono preziosi.
Ma cosa ha ispirato Bill Webber a scrivere il codice di Selector? Ha iniziato a studiare la programmazione musicale guardando suo padre che suonava i dischi, spostando i vinili e le schede dell’archivio dalla parte anteriore a quella posteriore, da una custodia all’altra.
Bill ha poi scritto il software di programmazione musicale che lo ha portato ad una posizione di responsabilità in RCS e a quello che sarebbe diventato Selector V12, seguito da Selector V15 (Selector SQL) e infine allo sviluppo di GSelector, con la programmazione per obiettivi (“Goal”, da cui la “G” di “GSelector”).
Durante il suo percorso professionale, Bill Webber ha lavorato con programmatori dalle necessità molto diverse fra loro e ha visto di tutto.
Pubblichiamo quindi un video con audio originale in inglese di Bill Webber che presenta, tra l’altro, alcune delle tecniche di programmazione con GSelector che lui ritiene siano sottoutilizzate. Ci sono anche delle anticipazioni sulle nuove funzionalità in arrivo con GSelector 5.0.
I suggerimenti del massimo esperto, Bill Webber
Innanzitutto, nel video si parla di Kick e di Fallback Attributes. Questi ultimi si possono impostare liberamente per avere un secondo valore alternativo al primo. Se una canzone ha come genere “Dance”, ad esempio, si può impostare un valore alternativo, per esempio “Crossover”. Qualora la canzone avesse un punteggio troppo basso a causa del genere “Dance”, potrebbe essere valutata con un punteggio più alto grazie al valore alternativo “Crossover”. In questo modo la canzone avrà maggiori opportunità di esposizione in palinsesto.
Un altro suggerimento del creatore di GSelector è considerare la funzione Platoon. In sostanza, dopo che più canzoni sono state programmate all’interno di una categoria per troppo tempo, è possibile scambiarle automaticamente con altre ferme in una categoria di attesa. Questo scambio può essere fatto mensilmente o settimanalmente e gli utenti possono specificare se vogliono utilizzare un numero esatto di canzoni o una percentuale di canzoni rispetto al totale presente nella categoria. Il risultato è che l’ascoltatore più fidelizzato sentirà musica periodicamente “rinfrescata”, con una percezione di maggiore varietà.
In questo video Bill Webber parla anche del Packeting, la tecnica per raggruppare più canzoni e farle ruotare nel palinsesto come se fossero una sola. È una funzione utile, ad esempio, per alternare – della medesima canzone – una versione dal vivo e una registrata in studio.
Infine, nel video diamo una sbirciatina ad una nuovissima funzionalità che verrà rilasciata in GSelector 5.0. Ci sono molti metadati presenti nella scheda di ciascuna canzone e, in funzione del flusso di lavoro quotidiano, potrebbe essere necessario che alcuni campi siano visualizzati in modo più evidente, mentre altre aree vengano nascoste. Ecco perché sono stati introdotti i layout personalizzabili delle canzoni. In sostanza, il contenuto della scheda Canzone si potrà disporre su una schermata personalizzata, includendo solo i campi desiderati in una sorta di layout personale. Utenti diversi potranno avere illimitati layout diversi.