LifeGate è una società benefit considerata punto di riferimento della sostenibilità. È stata fondata nel 2000 dalla famiglia Roveda, dopo l’esperienza maturata negli anni ‘80 con Fattoria Scaldasole, la prima azienda a entrare in grande distribuzione con un prodotto biologico. LifeGate supporta le imprese che desiderano migliorare la propria sostenibilità, alle quali eroga servizi di consulenza, comunicazione strategica e progetti ambientali. Si rivolge alle persone con i suoi media che forniscono informazioni e strumenti concreti per abbracciare la sostenibilità in ogni scelta quotidiana. LifeGate conta attualmente su una community di oltre 6 milioni di utenti e si sviluppa a livello internazionale.
Sin dalla nascita, LifeGate ha utilizzato la radio come mezzo strutturale per attuare la sua missione, iniziando le trasmissioni su una frequenza FM in Lombardia e via satellite, avviando così LifeGate Radio. Per l’originalità della sua offerta musicale rispetto al “mainstream” degli altri media, e l’assenza di conduzione e spot invasivi, LifeGate Radio è diventata rapidamente un fenomeno di interesse, certificato anche da importanti dati di ascolto. La copertura è stata successivamente allargata ad altre regioni ma, soprattutto, LifeGate Radio è evoluta in un sistema audio multi piattaforma, lineare e on-demand, perfettamente integrato agli altri canali digitali del gruppo.
LifeGate Radio ha basato sin dall’inizio la programmazione musicale e l’emissione sui software RCS, dapprima Selector, Linker e Master Control, per crescere poi su GSelector e Zetta, tanto per la radio FM, quanto per quelle in streaming che le si sono affiancate.
Abbiamo chiesto ad Enea Roveda di presentarci LifeGate Radio in occasione del suo ventesimo anniversario.
LifeGate Radio non si è mai fermata, è sempre attenta e ai nuovi formati, ai nuovi contenuti oltre che attenta – e attratta – dalle possibilità offerte dalle nuove tecnologie nel rispetto della sua linea editoriale, che vede al centro: una proposta musicale che, a livello qualitativo, non ha alternative in FM in Italia e forse nel mondo; informazione legata al mondo della sostenibilità; contenuti culturali; una percentuale di comunicazione pubblicitaria bassissima.
Come avete approcciato l’allargamento dell’attività dalla radio tradizionale al digital audio?
LifeGate Radio col passare del tempo cerca sempre di aggiungere un piccolo mattone al suo progetto. Abbiamo sempre reso disponibile la maggior parte delle nostre produzioni riascoltabili online, ma con l’ascesa del podcasting abbiamo deciso di dedicare una parte della nostra esperienza nella narrazione della sostenibilità e una parte delle nostre risorse alla produzione di questa tipologia di contenuti che si sta affermando come una delle realtà media più importanti degli ultimi tempi. Le ultime ricerche sul podcasting in Italia parlano di 12 milioni di ascoltatori totali nel 2019, con una crescita del 16% su base annuale, soprattutto tra i giovani tra i 18 e i 24 anni, che utilizzano i podcast come principale strumento per informarsi e approfondire argomenti specifici.
Oltre al catch-up dei programmi trasmessi sulla radio lineare, quindi, realizzate anche podcast nativi?
La nostra divisione podcast in questo momento produce alcuni formati originali tra cui: “LifeGate Stories”: podcast mensile in cui si raccontano le migliori storie legate alla sostenibilità; “Sostenibilità in un Minuto”, edizione settimanale, un contenitore dedicato alle migliori notizie della settimana dal mondo della sostenibilità; “Radio For Future”, la voce ufficiale del movimento Fridays For Future Italia.
Oggi possiamo dire che i nostri podcast realizzano fino a 2000 ascolti al giorno e il nostro LifeGate Stories, che ha di recente dedicato un episodio al racconto del Coronavirus, è entrato nella classifica dei 10 podcast più ascoltati in Italia, secondo Apple Podcasts.
Progetti per il futuro?
Ampliamento dei canali e dell’offerta musicale sul web. Oggi abbiamo ormai 4 canali: FM, solo musica in HQ, International per un pubblico internazionale e più giovane e LG Radio Blues. Allo studio ci sono nuovi canali tematici. Pensiamo poi all’ampliamento dello spazio dedicato all’informazione legata al mondo della sostenibilità, ma non solo. Vorremmo aggiungere nuovi format come la nuova musica classica; stava partendo un format dedicato alla musica italiana che abbiamo dovuto mettere in stand-by. Desideriamo aprirci e parlare a un pubblico più giovane, come dimostra la sinergia con i Fridays For Future che ha portato alla nascita del loro programma e podcast in esclusiva su LifeGate Radio.
Tutti gli articoli sulla radio e il digital audio
- Parte 1 – Introduzione
- Parte 2 – Programmazione multi canale
- Parte 3 – Emissione e streaming
- Parte 4 – Audio on-demand
- Parte 5 – Soluzioni per creare podcast